Chi sono
Imparare un mestiere come quello del tappezziere implica anni di esperienza e perfezionamentiAntonio , prima di avviare la propria attività a Monte San Savino, ha iniziato a entrare nell'ambientea solitredici anni, d'estate, andando a lavorare in una tappezzeria del paese, che ora non esiste più,per guadagnare qualche soldo, aI tempo non c'era la burocrazia che c'è ora per prendere ungiovane apprendista che vogliaimparare l'arte. Forse è questo uno dei motivi per cui un mestiere comequesto sta sparendo: i giovani non hanno possibilità di venire a fare esperienza e lo stato non forniscei mezzi sufficienti». In effetti. oramai sono poche le come quella di Antonio in questa epoca diconsumismo sfrenato, poi, spesso conviene comprare un divano nuovo piuttosto che farlo rivestire.restaurare o imbottire da un tappezziereC'è anche una tendenza all'uniformità, manca proprio il gusto dì avere di particolare, unico o ricercato,oppure penso ai giovani, a cui invece possono mancare le risorse economiche per puntare a un certotipo di prodotto». Fortunatamente, però,c'è ancora chi ha la voglia e il gusto di dare nuova vita a elementid'arredo di una certa qualità, ed è qui che entra in gioco Antonio: «Davanti ho una bella vetrina con glioggetti in mostra e dietro ho il laboratorio con le macchine per cucire e tutti gli arnesi del mestiere.È lì che rivesto e restauro divani, sedie o poltrone. Faccio tutto da solo: è un lavoro di estrema cura chenecessita di tempo e precisione. Sono in grado anche dì riparare la struttura, per esempio il legno, graziealle competenze acquisite da ragazzo. Ma il mio è soprattutto un lavoro di osservazione e ascolto: devocapire cosa vuole il cliente valutare i suoi gusti, com'è arredata la casa ma anche che tipo di seduta vuolee lavorare. A un anziano, ad esempio, servirà un'imbottitura più rigida per potersi alzare più facilmente».Il passaparola, infine, è sempre la pubblicità più efficace: «Quando vengo consigliato ad altri da amici oaltri clienti, è motivo di soddisfazione».



